CATL presenta TENER, un sistema di accumulo stazionario a degrado zero (per 5 anni)

CATL, leader nella produzione di batterie agli ioni di litio, è tornato prepotentemente sotto i riflettori nel settore dei sistemi di accumulo di energia stazionari (BESS) con il lancio del suo nuovo prodotto, il Tener. Questo sistema è stato presentato come una soluzione innovativa nel panorama dei sistemi di accumulo.

Ma vediamo nel dettaglio di cosa si tratta, e se è così innovativo :

  • TENER raggiunge i 6,25 MWh in un container standard di 20 piedi, il che è una notevole densità energetica per unità di superficie pari a 420 kWh/m2. La densità energetica rimane per molti una parametro importante nella valutazione dei sistemi di accumulo, ma non è il solo. Per coloro dove la superficie del terreno rappresenta una spesa non trascurabile nel progetti di accumulo, allora la densità è considerata la metrica preferenziale. L’industria si è orientata verso il paradigma dei container da 20 piedi, dove l’aumento della densità si traduce in un numero ridotto di container, in una costruzione più razionalizzata e in una riduzione dei costi del sistema (BoP) a parità di volumi.
  • Le batterie agli ioni di litio subiscono una degradazione ineluttabile, intrinseca alla loro natura elettrochimica. Tale degradazione è imputabile sia all’invecchiamento cronologico che ai cicli di carica e scarica. Un assenza di degrado durante i primi 5 anni di vita sembrerebbe più una strategia di marketing che una vera e propria innovazione tecnologica. Ma è veramente possibile che CATL sia riuscita a trovare la chiave per impedire il degrado della batteria? Dietro le apparenze, la realtà potrebbe essere ben altra! : un sovradimensionamento mascherato. Ricorda : [Capacità effettiva @BOL = SOH (@BOL) * (SocMax-Socmin)*Capacità Nominale]. CATL potrebbe commercializzare una batteria con una capacità effettiva a inizio vita (BOL) superiore a 6,25 MWh (e.g. 7,3 MWh, degrado del 15% al 5° anno, 1 ciclo/g), e ricorrere al BMS per restringere il range di SOC disponibile estendendolo poi gradualmente insieme ai limiti di tensione, sia inferiori sia superiori, per compensare il degrado della batteria. In tal modo si stabilizza la capacità effettiva a 6,25 MWh nei primi cinque anni. Questo significa che la capacità effettiva reale potrebbe essere abbastanza diversa da ciò che mostrano i dati del BMS: si potrebbe partire con una capacità effettiva superiore al 100% rispetto agli Ah dichiarati, limitando inizialmente l’accesso alla capacità extra effettivamente disponibile.
  • CATL ha comunicato che TENER è equipaggiato con celle progettate per garantire un assenza di degrado, studiate appositamente per i sistemi di accumulo stazionario, e con una densità energetica di 430 Wh/L. Ma se guardiamo alle celle dell’EnerC+ (306Ah*3,2V= 979,2Wh), con dimensioni di 173,9 * 71,7 * 207,2 mm, forniscono una densità energetica volumetrica più bassa (380 Wh/L). Questo implica che TENER dovrà incorporare un numero maggiore di celle rispetto a EnerC+ (attualmente 4160 celle). Di conseguenza, il peso di TENER potrebbe superare significativamente le 36 tonnellate, un fattore che richiede un’attenta considerazione durante le fasi di trasporto e installazione.
  • La distinzione tra la capacità nominale e la capacità effettiva utilizzabile (6,25MWh) del container TENER resta da chiarire. Questa differenziazione è fondamentale per gli investitori per valutarne l’applicabilità e per la modellazione finanziaria della soluzione proposta da CATL.

 

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